Pubblicato in PRIMA SQUADRA - 2018-03-29 08:40:00
Valle d’Itria BK Martina (66): Terruli (3), Prete (26), Argento (15), Cassano, Matic (15), Caroli, Buonfrate (2), Agrusta A., Lombardo (1), Agrusta M.(3), Bruno (3). All.: Domenico Terruli
Quarta Caffè Monteroni (96): Durini (14), Errico, Leucci (14), Chirico (15), Ljoljic (16), Tsatas (5), Martino (3), Quarta, Latella (19), Pallara (10), Iacomelli. All.: Sandro Argentieri
Parziali: 18-24; 16-16; 14-25; 18-31
Progressivi: 18-24; 34-40; 48-65; 66-96
Arbitri: Fabrizio Farina Valaori di Brindisi e Marco Mitrugno di Mesagne (BR)
La Quarta Caffè Monteroni espugna anche il Pala “Wojtyla” di Martina Franca e conquista il sesto successo consecutivo, battendo i locali della Valle d’Itria Basket Martina con il punteggio finale di 66-96.
Dopo qualche minuto dalla sirena finale, tuttavia, i salentini hanno potuto esultare a gran voce negli spogliatoi: la contestuale sconfitta di Mola a Manfredonia qualifica di diritto i gialloblù ai prossimi playoff con una giornata d’anticipo rispetto alla conclusione della stagione regolare.
Analizzando la sfida dei tarantolati, si potrebbe parlare di una prestazione efficace ma non sempre spumeggiante: i locali, con una partenza sprint, dimostravano immediatamente di voler onorare la sfida con il massimo dell’impegno. Sugli scudi l’ex Angelo Prete (26), affiancato da Argento (15), mentre sul fronte gialloblù si faticava a trovare fluidità nella manovra offensiva. Francesco Leucci (14) e Antonio Chirico (15) tenevano a galla i viaggianti, permettendo il rientro dei tarantolati nella seconda metà del primo periodo, conclusosi sul parziale di 18-24.
La seconda mini-frazione proseguiva sulla scia della prima, con numerosi errori su entrambe le metà campo. I gialloblù faticavano a trovare un vantaggio consistente proprio a causa dell’elevato numero di palle perse e di tiri fuori bersagli, mentre Martina Franca si manteneva a distanza di sicurezza grazie alle conclusioni vincenti del giovanissimo Bojan Matic (15), nonostante l’energia profusa da Tsatas (5) e compagni. Al rientro negli spogliatoi, il tabellone segnapunti indicava il punteggio di 34-40.
Consci del rischio di un match combattuto anche nella seconda metà dell’incontro, i tarantolati rientravano sul legno intrecciato del Pala “Wojtyla” con un piglio diverso. In particolare, Domenico Latella (19) infilava una serie importante di realizzazioni dalla lunga distanza e non solo, trovando il primo allungo della partita. A coadiuvare l’esterno in canotta numero 6 si presentavano Federico Durini (14) e Miroslav Ljoljic (16), eccellenti rispettivamente dall’arco da tre punti e nel pitturato. Con fiducia, i monteronesi si involavano verso la frazione decisiva sul 48-65.
Nell’ultimo quarto, i salentini mantenevano la giusta concentrazione per archiviare la sfida, con i giovanissimi Quarta, Pallara (10), Iacomelli e Martino (3) bravi a farsi trovare pronti quando buttati nella mischia.
L’incredibile cavalcata della Quarta Caffè Monteroni nel girone di ritorno ha portato in dote i suoi frutti: il gruppo di coach Sandro Argentieri oblitera il biglietto per i playoff, un risultato incredibile maturato grazie ad una crescita collettiva impressionante. Se paragoniamo l’attuale classifica con quella che si presentava al termine del girone d’andata è facile comprendere come i tarantolati abbiano realizzato un vero e proprio capolavoro sportivo che ha entusiasmato l’intero ambiente cestistico monteronese.
Dopo la sosta per le festività pasquali, i gialloblù affronteranno l’ultimo turno di campionato prima di scoprire quella che sarà la diretta concorrente nel primo turno dei play-off. Nel pomeriggio di domenica 8 aprile andrà in scena una partita dal sapore speciale: al Pala “Quarta-Lauretti” sarà la volta del sentito derby con la Pallacanestro Lupa Lecce (matematicamente salva dopo la vittoria con Taranto). Nonostante i rispettivi obiettivi siano stati già raggiunti, siamo certi che le due formazioni daranno vita ad una partita importante per la storia recente della pallacanestro salentina.
Matteo LEO (foto di Mino LEO)