Pubblicato in PRIMA SQUADRA - 2022-02-28 10:44:00
Quarta Caffè Monteroni (72): Quarta (7), Kelmelis (22), Leucci (14), Pallara (2), Banti (10), Lorenzo (1), Guido, Vantaggiato (n.e.), Colaci (2), Stefanizzi, Tarolis (12). All.: Luigi Marra
Mola New Basket (63): Dilascio (8), Angelini (13), Stimolo (2), Alloco (25), Brunetti (2), Didonna (10), Sivo, Preite (3), Pinto (n.e.), Ardito (n.e.). All.: Gabriele Castellitto
Parziali: 15-23; 25-8; 16-15; 16-17
Progressivi: 15-23; 40-31; 56-46; 72-63
Arbitri: Giulio Di Vittorio di Ruvo di Puglia (BA) e Gaetano Settembre di Gravina in Puglia (BA)
Strepitoso momento per la Quarta Caffè Monteroni nel campionato di Serie C Gold pugliese: dopo aver raccolto tre successi nelle ultime quattro uscite, la formazione salentina ha infatti superato tra le mura amiche anche il Mola New Basket con il punteggio finale di 72-63, dimostrando di aver imboccato la strada giusta per la rincorsa ai playoff e, ancora una volta, di poter tener testa a qualsiasi avversario (i molesi si presentavano alla sfida forti della terza posizione in classifica e di un filotto di quattro vittorie consecutive).
I quarto
Nel corso dei primi 10' di gioco, i viaggianti provano a imporre il proprio gioco frizzante, sfruttando le accelerazioni di Santiago Dilascio (8) e la presenza nel pitturato di un eccellente Patricio Alloco (25). Monteroni resta in scia grazie all'energia difensiva di Gianluca Pallara (2): tuttavia, qualche disattenzione di troppo permette ai biancoblù di scavare il gap durante la seconda metà della mini-frazione, chiudendo sul 15-23.
II quarto
I gialloblù non si perdono d'animo e, immediatamente, si riportano a stretto contatto con le preziose giocate sotto le plance di Enrico Colaci (2) e Valentas Tarolis (12), coadiuvati da Giulio Stefanizzi. Dopo aver ritrovato il vantaggio, i padroni di casa alzano i ritmi con il giovane duo composto da Simone Quarta (7) e Alessandro Guido, bravi ad accendere la sfida al momento giusto con le loro incursioni. Mola inizia a palesare segnali di sbandamento, perdendo la confidenza con il canestro anche grazie all'ottima organizzazione difensiva dei monteronesi: proprio nei minuti finali della frazione, Arminas Kelmelis (22) diventa padrone della sfida, inanellando conclusioni pesanti dalla lunga distanza e archiviando il primo tempo sul 40-31.
III quarto
Le prime battute al rientro sul parquet di gioco mettono in mostra una crescente fisicità, con maggiori errori in fase di tiro su entrambi i lati: con la loro leadership, Diego Banti (10) e Francesco Leucci (14) assicurano un punto di riferimento in attacco, colpendo la difesa molese nei momenti delicati della frazione secondo i ritmi gestiti da Federico Lorenzo (1). Nella metà campo opposta, il solito Alloco mantiene i viaggianti a distanza di sicurezza, impedendo ai padroni di casa di prendere il largo: si entra nel quarto decisivo sul parziale di 56-46.
IV quarto
Ancora una volta, le fiammate sull'asse Quarta-Kelmelis accendevano il Pala "Quarta-Lauretti", scavando il gap sino al +16 anche grazie al supporto di Tarolis. Ormai alle corde, Mola reagisce nel finale grazie ai canestri di Angelini (13) e Alloco, riportandosi in singola cifra di svantaggio: tuttavia, i ragazzi di coach Luigi Marra non si scompongono e nell'ultimo minuto riesce a mantenere la giusta concentrazione per impedire il definitivo rientro della squadra barese, potendo festeggiare con i propri tifosi la vittoria.
Con questo nuovo successo, i salentini salgono a quota 14 punti, rimanendo saldi in nona posizione e accorciando le distanze sulle dirette avversarie per un posto ai playoff. Proprio il prossimo turno di campionato offrirà una sfida delicata in tal senso: domenica 6 marzo, i gialloblù saranno di scena al Pala "Losito" di Corato per affrontare la Nuova Matteotti Corato. I biancoblù, seppur con una partita da recuperare, distano soli due punti dai tarantolati: sarà un match ricco di emozioni e dalla posta in palio elevata, in cui il team del presidente Francesco Perrone proverà a cavalcare l'onda positiva delle ultime uscite stagionali.
Matteo Leo (foto di Carlo Schirinzi)