Pubblicato in - 2013-03-12 11:16:00
La Quarta Caffè MD Discount Nuova Pallacanestro Monteroni incasella l’ennesima sconfitta nel Campionato Nazionale DNB. Ancora una volta violato il parquet del PalaQuarta-Lauretti dagli ospiti di turno, gli ostunesi dell’Assi, impostisi nettamente col punteggio di 80 a 63.
Se nella gara di andata gli atleti monteronesi avevano realizzato una vera e propria impresa, imponendosi in trasferta, al termine di una prestazione da applausi, nella gara di ritorno i salentini sono usciti dal campo non solo sconfitti, il che – ovviamente – ci può stare, ma avendo offerto sicuramente la peggiore prestazione dell’anno fra le mura amiche, perdendo nettamente (anche ben oltre il già largo scarto evidenziato dal finale) e soprattutto senza lottare.
Se in passate occasioni si sono potute ipotizzare le spiegazioni più varie a giustificazione delle sconfitte (trasferte disagevoli, infortuni, organico ridotto) tutto ciò non può valere per lo stop interno con l’Ostuni, in quella che avrebbe potuto essere la gara del riscatto, della salvezza matematica, ed invece è stata una vera e propria debacle.
Sconcertante la prestazione difensiva dei primi due quarti, durante i quali sono stati concessi all’Ostuni (squadra che, statistiche alla mano, è tutt’altro che irresistibile in attacco) la bellezza di 53 punti. La difesa monteronese è stata inesistente, battuta sempre e comunque dagli attaccanti ostunesi, che non hanno trovato nessun tipo di opposizione, anzi potendo sfruttare delle vere e proprie autostrade per arrivare comodamente sino al ferro e per dei tiri aperti davvero impossibili da sbagliare. Sarà sembrato un UFO per le guardie salentine il pari ruolo ospite Bonacini, buon giocatore da 10 punti circa a partita, ma che nel solo primo tempo a Monteroni ne ha messi a segno ben 23. Emblematico il canestro subito dai monteronesi al termine della seconda frazione, quando, dopo aver realizzato due liberi, e con soli 2 secondi da giocare, i locali sono stati capaci di subire canestro in contropiede, con un lungo lancio sulla rimessa dal fondo che nessuno è andato né a difendere né ad intercettare.
Si potrà dire che le motivazioni erano diverse. Ben più consistenti quelle dell’Ostuni, che sta lottando per un posto nel post season. Eppure Monteroni non ha ancora conseguito la matematica salvezza e pertanto una qualche valida motivazione avrebbe dovuto pur averla.
Ma soprattutto, la prima ed assoluta motivazione gli atleti dovrebbero trovarla nell’onore e nell’orgoglio di vestire una casacca prestigiosa, sicuramente la più prestigiosa del basket salentino, e di certo una delle più prestigiose dell’intera Puglia. La motivazione dovrebbero trovarla nel numerosissimo ed appassionato pubblico che ogni domenica affolla il palazzetto monteronese, ed incita e sostiene e soffre. A tanti dei presenti la gara con l’Ostuni è sembrata un vero incubo, perché c’è sconfitta e sconfitta, e quella di domenica è stata davvero difficile da digerire, perché troppi degli atleti monteronesi sembravano essere sul parquet per onor di firma.
Tecnicamente il divario è apparso subito incolmabile. Una squadra che difendeva ed attaccava con un giro di palla veloce, scarichi, ribaltamenti e raramente il pallone a terra (questo l’Ostuni) contro un’altra squadra (il Monteroni) inesistente in difesa ed arenata in un attacco fatto di tanti, troppi palleggi, per sperare in conclusioni efficaci e con un minimo di libertà.
L’unico conforto il pubblico di casa lo ha avuto vedendo sul parquet, nell’ultimo periodo (unico parziale vinto, peraltro), i giovani della cantera (Leucci, Errico) che hanno messo in campo quello spirito, quell’impegno e quell’orgoglio che si deve pretendere da chi indossa la maglia gialloblu della N.P. Monteroni.
Ed allora, c’è da augurarsi che qualla con l’Ostuni sia stata solo una partita nata male e che di qui al termine del torneo tutti i componenti del roster salentino siano in grado di far dimenticare, col loro impegno, la brutta impressione, il tanto amaro in bocca, lasciati dalla gara contro Ostuni.
Luigi Messa (www.pianetalecce.it)