Pubblicato in - 2012-07-10 06:47:00
Oggi scavalco Max perchè questo ragazzo voglio presentarlo io.
Appena giunto da noi, il XXI secolo mi vedeva alla guida della Fiamma al PalaVentura di Lecce. Lui, Simone, era allora a Teramo con buone convocazioni in A ma pochi minuti sul parquet. Ogni volta che uscivamo insieme, io e Michele Salamina entrambi separati e sempre in caccia, la radio domenicale scandiva le imprese del giovane. "Ecco entra" sussurrava con orgoglio Michele tra una sigaretta e l'altra, "ora gioca".
"Chissà quando sarò in grado di avere giocatori così, bravi e salentini, farli giocare nella loro terra e per la loro terra", pensavo ingenuamente io.
Il momento, circa dieci anni dopo, è arrivato dopo un altro sogno avverato, Provenzano.
E questo momento è veramente importante per me, più banale per altri, interessante per molti; mi insegna che la perseveranza aiuta a raggiungere gli obbiettivi, se non si è soli, se si è attorniati da amici che si interessano alla loro squadra e si migliora, si migliora sempre. "Together is possible" era la scritta che campeggiava sulla t-shirt di Antonio Lezzi nella vittoriosa finale di Molfetta; niente di più vero.
Cosicchè accolgo Simone con un abbraccio più paterno che presidenziale; confesso che quei tempi mi sono rimasti nel cuore, ma ora bisogna essere professionali perchè siamo in B.
Ben arrivato, Simone.
Angelo.