Pubblicato in - 2012-07-17 07:47:00
Una sorta di costituzione per atleti, tifosi, tesserati e società. Ecco come descrivere il “codice di comportamento sportivo” presente sul sito FIP.
Tale codice è articolato in più punti e mette in luce i comportamenti che ogni tipo di sportivo dovrebbe tenere. Eccolo riassunto in breve.
Il primo articolo (“Osservanza della disciplina sportiva”) invita ogni tesserato o affiliato a osservare le regole stabilite dalla Federazione e dal CONI e, inoltre, esorta le società a collaborare per punire i comportamenti illeciti.
Il secondo, noto come “principio di lealtà” invita a cooperare nel rispetto delle regole imposte ed è strettamente collegato ai successivi. Infatti seguono il “divieto di alterazione dei risultati sportivi” (che, come purtroppo stiamo sperimentando nel mondo pallonaro nostrano, non è sempre rispettato) e il “divieto di doping”.
“Principio di non violenza” e “principio di non discriminazione”, invece, non riguardano solo atleti e tesserati ma anche (e in alcuni casi, soprattutto) i tifosi. Comportamenti finalizzati a ledere l’integrità fisica-morale del prossimo sono punibili.
Nel “principio di imparzialità” è scritto che “Al di fuori di rapporti contrattuali leciti e trasparenti, i tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti dell'ordinamento sportivo non chiedono né accettano, per sé o per altri, somme di denaro, regali o altri benefici, qualora essi accedano il modico valore e siano offerti in connessione con lo svolgimento dell'attività in ambito sportivo.”
A concludere il codice vi sono la “tutela dell’onorabilità degli organismi sportivi” e il “dovere di collaborazione” in cui si esorta a sostenere le Federazioni in termini di giustizia e correttezza sui campi.
Come già detto in precedenza, questo codice è comune a tutte le federazioni italiane sportive ed è assai importante conoscerne i contenuti.
Matteo LEO