Pubblicato in - 2020-01-28 14:20:00
Resteranno i 33.643 punti in carriera.
Resteranno gli 81 contro i Raptors.
Resteranno le nottate organizzate per seguirti in diretta, incuranti del mattino successivo, da trascorrere a lavoro o a scuola.
Resterà quella sensazione di elettricità nell'aria quando avevi il pallone tra le mani.
Resteranno le divise targate Lakers (n° 8 e n°24) che, quotidianamente, in allenamento o al campetto, abbiamo indossato sognando un giorno di raggiungere il tuo livello.
Resterà la "Mamba Mentality", fonte di ispirazione dentro e fuori dal campo.
Resteranno i duelli con MJ prima e Lebron poi.
Resteranno i titoli, gli MVP, gli ori olimpici e i record infranti.
Resterà la consapevolezza che, con te in campo, nulla fosse da considerarsi impossibile.
Resterà quel tuo "fade away", ai limiti delle leggi naturali.
Resteranno VHS e DVD con le tue migliori giocate, le sfide in finale contro i Celtics, i tuoi canestri decisivi e le partite giocate nonostante infortuni che avrebbero fermato chiunque, non di certo te.
Resteranno le tue interviste, quei momenti in cui, sentendoti parlare in perfetto italiano, ti sentivamo ancor più speciale e "nostro".
Resterà il tuo amore per il gioco, trasmesso a tutti noi amanti della palla a spicchi, in ogni angolo della Terra.
Resterà il tuo amore per la famiglia e per "Gigi", la "Kobe in miniatura".
Resterà ogni singolo istante di una vita andata via troppo presto.
Perché le persone vanno e vengono, ma le Leggende restano per sempre.
Grazie, Kobe.