Pubblicato in - 2014-12-03 21:40:00
Un grande artista del pianobar diceva che la vita, a voler bene analizzare, è fatta e decisa dai particolari; noblesse oblìge, osserverà qualcuno, che contino è una, che decidano ce ne passa.
Eppure gli esteti lo sanno, che i particolari fanno la differenza, soprattutto nelle occasioni importanti, quando per esempio il leopardato è meglio lasciarlo da parte per indossare un Valentino ineccepibile nero o rosso, come le Ferrari.
Forse il pianista su descritto voleva dire "episodi", gli eccepiva qualcuno; "perchè - rispondeva - gli episodi non sono forse un insieme di particolari?"
Particolari facenti parte dell'episodio che è l'ultimo minuto di Palermo, per esempio. Come il fallo di Leggio visto solo dagli arbitri; come lo 0 su 2 di Mocavero, l'1 su 2 di Ingrosso (però coerente, li ha fatti tutti così) o lo 0 su 2 di Potì.
Contro gli inesorabili 3 su 3 del fallo anzidetto o la partita della vita del brindisino Cozzoli. Tutti particolari; il loro insieme è il risultato finale.
Il risultato finale è la statistica, che ha già scontato la manina tremolante dei nostri e l'impeto avversario, perchè tutto è contenuto evidentemente nel risultato stesso.
Ecco perchè i numeri contengono tutto, perchè hanno già nel loro essere le emozioni, i patemi e la manina tremolante degli ultimi secondi e descrivono impietosamente la storia delle gare.
Ma l'errore c'è, ed è a valle. Perchè chi legge quei numeri e non ha visto la gara giudica male. La nostra è stata una grande partita ed abbiamo sfoderato una delle migliori prestazioni di sempre di fronte ad una compagine di categoria superiore.
Ma abbiamo scelto il vestito sbagliato per il finale. E purtroppo lo hanno notato tutti. Statisticamente avviene al 50%, ed è già avvenuto a Palermo. Meno male.
Ciò che non è un particolare è che giochiamo finalmente un buon basket. E questo paga sempre.
Logicus.