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NPM: Gialloblù da favola, ma il derby va a Lecce

Pubblicato in PRIMA SQUADRA - 2019-01-28 14:18:00

 

Nuova Pallacanestro Monteroni (86): Errico (9), Di Prospero (16), Raupys (22), Chirico (21), Drigo (4), Martino (n.e.), Calasso (11), Quarta, Pallara (3), Adekunle (n.e.). All.: Sandro Argentieri

 

 

Pallacanestro Lupa Lecce (92): Salamina (5), Durini (15), Brajkovic (7), Malaventura (22), Vranjkovic (14), Nolli (6), Colucci (3), Rizzato (n.e.), Ambrosio (n.e.), Mocavero (20). All.: Sandro Di Salvatore

 

 

Parziali: 17-21; 32-21; 20-25; 17-25

Progressivi: 17-21; 49-42; 69-67; 86-92

 

 

Arbitri: Francesco Menelao di Mola di Bari (BA) e Francesco Anselmi di Ruvo di Puglia (BA)

 

 

 

La quarta giornata di ritorno del campionato di Serie C Gold pugliese ha regalato agli appassionati della palla a spicchi grandi emozioni grazie al derby tra la Nuova Pallacanestro Monteronie la Pallacanestro Lupa Lecce. Il risultato finale di 86-92 premia la forte compagine leccese, nonostante una prestazione orgogliosa e costante nei 40’ dei tarantolati, straordinari nel tener testa alla corazzata giallorossa sino al suono della sirena finale.

 

I gialloblù si presentavano alla palla a due dell’incontro andato in scena tra le mura amiche di un calorosissimo Pala “Quarta-Lauretti”con una defezione importante: Deji Adekunle, comunque convocato, non avendo ancora smaltito l’infortunio della settimana precedente, era costretto ad incitare dalla panchina i propri compagni di squadra. Tuttavia, sin dalle primissime battute, i giovani monteronesi mettevano in mostra un gioco frizzante, capace di mettere in difficoltà la difesa di Brajkovic (7) e compagni, unendo un’evidente grinta a rimbalzo con un Davide Drigo (4) attento nel pitturato. Dopo pochi minuti, il match perdeva uno dei suoi protagonisti: ricadendo male dopo un palleggio-arresto-tiro dalla media distanza, Simone Salamina (5) era costretto a prendere anticipatamente la via degli spogliatoi (al playmaker va l’augurio per un veloce recupero). Matteo Di Prospero (16) si faceva notare con un paio di movimenti rapidi e sguscianti, rivelandosi una spina nel fianco della difesa avversaria e mantenendo a stretto contatto i suoi dopo i primi 10’ di gioco, andati in archivio sul parziale di 17-21, nonostante un Malaventura (22) particolarmente caldo dall’arco.

 

Nel secondo quarto, i giovanissimi Lorenzo Calasso (11) e Gianluca Pallara (4) uscivano dalla panchina e portavano grande energia in campo. Con entusiasmo, i padroni di casa iniziavano a creare un buon gap, trascinati dalla consueta grinta del capitano Francesco Errico (9). I leccesi apparivano frastornati, probabilmente spiazzati da un gruppo così volenteroso e determinato a ben figurare. Soltanto l’ex Manuele Mocavero(20), sfruttando la propria fisicità sotto le plance, si caricava sulle spalle il peso offensivo dei suoi. Dopo un primo tempo all’insegna dei grandi contenuti tecnici, il punteggio si fermava sul 49-42.

 

Al rientro sul legno intrecciato, le due squadre davano nuovamente prova delle proprie qualità: sul fronte monteronese, Simas Raupys (22) e Antonio Chirico (21) non si tiravano indietro quando chiamati a portare in dote punti preziosi, mentre i giallorossi colpivano dalla lunga distanza con il solito Malaventura e con Federico Durini (15). Le percentuali al tiro non calavano e davano vita ad un continuo “botta e risposta” tra le due compagini, testimoniando l’elevato tasso tecnico in campo.

Prima di entrare negli ultimi e decisivi 10’, il tabellone segnapunti indicava il parziale di 69-67.

 

L’ultima frazione di gioco non cambiava lo spartito: Monteroni affondava e Lecce rispondeva colpo su colpo, fino a quando un paio di conclusioni vincenti di Nolli (6) e Durini e la fisicità di Vranjkovic (14) sembravano aver ormai indirizzato il match dalla parte ospite. Tuttavia, il cuore gialloblù non cessava di battere e, nel giro di poche azioni, riportava i tarantolati ad un solo possesso di distanza, sostenuti a gran voce dal palazzetto: su una giocata chiave, il duo arbitrale non ravvisava irregolarità nel tentativo della difesa leccese di arginare Raupys in volata verso il canestro e, sul fronte opposto, premiava l’esperienza di Malaventura che otteneva il biglietto per il doppio viaggio in lunetta che mandava definitivamente i titoli di coda sull’emozionante partita.

 

40’ di passione e di determinazione per la banda di coach Sandro Argentieri, cui è mancata soltanto la più classica delle ciliegine sulla torta per coronare una prestazione praticamente perfetta. La capolista e corazzata giallorossa ha dovuto sudare ben oltre le proverbiali sette camicie per ottenere i due punti in palio, scontrandosi con un gruppo unito e desideroso di ben figurare che ha ridimensionato se non addirittura annullato sul campo il gap in classifica. 

 

Nonostante la casella dei punti in classifica sia rimasta invariata, la NPM potrà guardare ancora una volta ai prossimi impegni con entusiasmo e consapevolezza: domenica 3 febbraio, i salentini affronteranno in trasferta un’altra delle compagini d’alta classifica, la Nuova Pallacanestro Ceglie.

 

 

Matteo LEO (foto di Mino LEO)

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