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Fino alla fine!

Pubblicato in - 2022-07-14 14:18:00

Sono trascorsi 15 anni da quando, per la prima volta, si aprirono le porte del mondo NPM davanti ai miei occhi. Ero un ragazzino che si avvicinava ad una passione intramontabile per la palla a spicchi, in una città che ha nel proprio DNA questo magnifico sport.

Negli anni, la NPM mi ha permesso di crescere, riunendo il mio amore per il gioco assieme a quello per la scrittura. 

Quando ho riposto nell’armadietto la mia divisa gialloblù ho mantenuto l’onore di poter raccontare le emozioni tarantolate, un privilegio non indifferente che spero di aver ripagato con il giusto impegno e con professionalità.

Oggi, a malincuore, è arrivato il momento di fare un passo indietro e di dismettere i panni del “giornalista”, a causa di cambiamenti nella mia vita professionale e di un impegno che rischierei di non mantenere con la dovuta attenzione.

Un “Grazie” non sarà mai abbastanza per sottolineare la mia riconoscenza per questi anni, ma proverò a riassumere le emozioni di questi momenti attraverso la scrittura, esattamente come fatto finora, sperando di non dimenticare nessuno.

Il mio sincero “Grazie” ad Angelo Perniola, il primo a credere nel “Matteo articolista”, dandomi la possibilità di raccontare la NPM quando ero solo un 15enne appassionato di giornalismo;  ad Antonio Giancane che, sotto la sua ala, ha rappresentato un esempio da cui imparare dietro ad un articolo o ad un microfono; a Francesco Perrone, una persona straordinaria che mi ha “coccolato” in questi anni, credendo in me e creando uno splendido rapporto di stima e amicizia reciproca; a Polvere Di Stelle, sempre pronta a collaborare in un vero e proprio team creatosi in questi anni, puntuale, combattiva e un punto di riferimento inossidabile anche e soprattutto sotto il profilo umano; a Marco Bonuso, Antonio Vantaggiato, Claudio Giancane, Giuseppe Stefanizzi e a tutti i dirigenti che nel corso del tempo non hanno fatto mancare il loro supporto; a Totino, una vera e propria istituzione, che fa della simpatia e della disponibilità i suoi tratti distintivi; a Claudio Chirizzi, che mi ha visto crescere con costante affetto e amicizia; ai miei coach gialloblù, Marco Scarpa, Giuseppe Quarta, Antonio Rizzato e Michele Palmieri che, anno dopo anno mi hanno trasmesso la passione per la pallacanestro; ai coach della prima squadra, sempre pazienti e illuminanti durante le nostre interviste e anche a microfono spento; ai giocatori, ma in particolare a Francesco Errico e Leucci Francesco che, da compagni di squadra nel settore giovanile, sono arrivati “tra i grandi”, ricoprendo con orgoglio il ruolo di capitano e rappresentando un esempio di dedizione e passione; a Claudio Martino, per avermi offerto l’opportunità di narrare in “Nati sotto a un canestro” la gloriosa storia della pallacanestro a Monteroni; a Renzo Marini, Luigi Messa, Giuseppe Greco e Saverio Leucci, indimenticabili totem di questa società che hanno rappresentato un punto di riferimento e a cui va il mio pensiero.

Infine, un grazie a tutti i tifosi. Siete stati la sfida più grande per me, perché raccontare dell’amore che lega Monteroni e la pallacanestro è difficile da spiegare a chi non lo prova: sono contento di dire che quello stesso amore abbia fatto breccia nel mio cuore e mi accompagnerà sempre.

Sono stati anni stupendi, in cui abbiamo gioito e sofferto dentro e fuori dal campo: porterò sempre con me con orgoglio questa parte della mia vita, restando legato a questi colori e con l’augurio di festeggiare insieme nuovi successi.

Fino alla fine, Forza Monteroni

Matteo Leo 

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